“Siamo in grado di ridurre di almeno il 30percento il fabbisogno energetico produttivo delle aziende di tutto il mondo”. Paolo Lucci, direttore commerciale di Frigo Tecnica Internazionale, va diritto al sodo, consapevole della forza tecnologica della sua azienda e dei risultati che i clienti hanno ottenuto sul fronte del risparmio energetico.
La sfida alle grandi multinazionali della refrigerazione arriva da una media azienda italiana, che ha il quartier generale nel sud delle Marche. Il risparmio è garantito: a certificarlo sono organismi indipendenti (e questa è una vera e propria rivoluzione in un settore in cui i numeri sono decisivi) e, soprattutto, le aziende di ogni dimensione e localizzate in ogni parte del mondo, che si sono rivolte agli ingegneri e ai tecnici specializzati di FTI.
L’ultimo case history in ordine di tempo è quello di Roncadin, specializzata in pizze surgelate: un’azienda energivora, che ha chiesto a FTI di progettare e realizzare un gruppo frigo di compressione ad ammoniaca a doppio stadio con interraffreddamento, al servizio dei tunnel di surgelazione dello stabilimento: un intervento di efficientamento energetico, che garantirà risparmi per circa 1,7 milioni di kWh all’anno, pari a 600 tonnellate di CO2 in meno immesse in atmosfera, una spinta decisa in direzione della sostenibilità ambientale. A questo risultato si è aggiunto l’ottenimento dei Certificati Bianchi di Enel X, che significa liberare risorse per continuare a investire all’interno dell’azienda.
Risultati concreti e misurati, che fanno dell’esperienza dell’azienda in provincia di Pordenone un’ottima pratica a livello nazionale nel settore della surgelazione industriale.
Detto in maniera chiara: l’investimento per la riqualificazione dell’impianto attraverso FTI è ampiamente ripagato grazie all’eccezionale risparmio energetico (la bolletta diminuisce almeno del 30percento), alla deducibilità fiscale (con un super ammortamento del 140percento) e al valore dei Certificati Bianchi (soldi che si possono investire in cinque anni su altri progetti).
Dietro questi risultati ci sono quarant’anni di esperienze nel campo della refrigerazione, surgelazione e conservazione dei prodotti alimentari, investimenti per diversi milioni per ricerca e sviluppo, collaborazioni con le università, istituti professionali e centri di ricerca, una squadra con competenze tecniche molto alte. “Tutto ciò ci consente di poter contare su una filiera chiusa – spiega Lucci – infatti i nostri macchinari sono progettati e realizzati all’interno del nostro stabilimento, il nostro personale si occupa direttamente del montaggio e del monitoraggio, quest’ultimo garantito da sistemi digitali di ultima generazione che permettono di operare da remoto, oltre che misurare in tempo reale l’efficienza energetica”. Macchinari sofisticati che mantengono un alto tasso di artigianalità, perché ognuno è personalizzato. “E questo ci fa essere nettamente diversi dai nostri competitori – aggiunge Lucci – che fanno prodotti in serie e costringono i clienti ad adeguarsi”.
È di queste settimane, invece, la partnership con il Gruppo alimentare Gabrielli, azienda della grande distribuzione che opera in 5 regioni italiane: “Stiamo costruendo l’impianto al servizio della piattaforma logistica – annuncia Lucci – ossia il cuore pulsante dell’azienda, che deve garantire quotidianamente qualità, sicurezza e freschezza dei propri prodotti”.
Frigo Tecnica – www.frigotecnica.com

 

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