Non sono mai andati così spesso a fare la spesa dopo pranzo, o alla mattina presto, come nei giorni del lockdown : gli italiani in quarantena hanno radicalmente modificato le proprie abitudini di acquisto, come rilevato dalla nuova indagine condotta dall’Osservatorio di Stocard, il portafoglio digitale che consente di digitalizzare tutte le carte fedeltà nel proprio smartphone.
Stocard ha fotografato le spese dei cittadini in super e ipermercati tra il 23 e il 29 marzo, confrontandole con la settimana del 10-16 febbraio, prima dell’emergenza sanitaria. Lo studio ha analizzato l’andamento degli acquisti nella GDO oltre che la base nazionale, anche a livello regionale, dividendo il Paese in tre macro aree a seconda delle diverse disposizioni sugli orari di apertura decisi dalle ordinanze delle Regioni (Gruppo 1: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Sicilia, Campania, Calabria: chiusura domenica e giorni festivi; Gruppo 2: Lazio: 8:30-19:00 dal lunedì al sabato, 8:30-15:00 domenica; Gruppo 3: Lombardia e tutte le altre regioni: nessuna limitazione degli orari).
“Gli italiani hanno radicalmente cambiato le proprie abitudini di acquisto alimentare. Fino a prima dell’emergenza, sarebbe stato impensabile andare al supermercato dopo pranzo – spiega Valeria Santoro, country manager Stocard Italia – ma nella settimana analizzata (23/29 marzo ndr) si sono registrati picchi giornalieri di acquisto che, tra le 13:00 e le 16:00, han superato anche del 78percento gli acquisti della settimana pre Covid-19. A questa evidenza se n’è aggiunta un’altra, ossia che gli italiani han continuato a rifornirsi al mattino, soprattutto la domenica, nelle Regioni in cui la GDO è rimasta aperta. La spesa del mattino domenicale quindi è un’abitudine che non si è persa nemmeno nel periodo di quarantena, ma che addirittura si è intensificata, con un picco di acquisto del +480percento negli orari di apertura dei supermercati”.

Evidenze regionali
Nella settimana studiata, rispetto a quella pre Covid-19, l’Osservatorio di Stocard ha rivelato differenti comportamenti durante i giorni feriali e nel fine settimana.
Nei giorni feriali si son registrati tre principali evidenze, comuni a tutte le Regioni: i picchi di acquisto della mattina (9:00-10:00), del post pranzo (13:00-16:00) e una sostanziale omogeneità negli orari di spesa, dal lunedì al sabato.
L’unico dato particolare ha riguardato il Lazio, in cui le chiusure serali alle 19:00 hanno fatto si che i livelli di acquisto in quasi tutti gli orari delle giornate siano stati in media più alti rispetto a quelli degli altri gruppi di regioni.
Differente lo scenario per la domenica, influenzato dalle diverse ordinanze regionali riguardo agli orari della GDO. Complice la chiusura di iper e supermercati alle 15:00, nel Lazio il picco di acquisti è stato nella fascia 8:00-12:00, molto superiore rispetto alla settimana del 10-16 febbraio; in Lombardia e nelle altre Regioni senza limitazioni di orari il picco di spesa è stato tra le 8:00 e le 10:00, con la curva di spesa tendente progressivamente ad appiattirsi nel corso della giornata; in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Sicilia, Campania, Calabria la GDO era chiusa.

Evidenze nazionali
A livello nazionale, anche nella settimana 23-29 marzo, come nelle due precedenti già analizzate, si è riscontrata una maggiore omogeneità di acquisto durante i giorni feriali. L’indagine ha evidenziato alcune specificità rispetto alla settimana pre-Covid tra il 10 e il 16 febbraio. Innanzitutto da lunedì a venerdì c’è stato un notevole incremento di acquisti nelle ore successive al pranzo: tra le 13:00 e le 16:00, infatti, i picchi di spesa hanno raggiunto una media giornaliera pari al +70percento rispetto a febbraio. Nel weekend, invece, c’è stato un vero e proprio boom di spesa negli orari immediatamente successivi all’apertura dei supermercati, con +95percento il sabato alle 8:00 del mattino, e addirittura +480- la domenica allo stesso orario, rispetto al mese precedente. All’ora di pranzo l’indagine ha evidenziato i medesimi picchi: +73percento il sabato e un +67percento la domenica, dati molto più alti rispetto alla settimana 10-16 febbraio

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