Il primo appuntamento con l’agroalimentare dopo l’estate è stato Cibus Forum, un’occasione di incontro tra le componenti della filiera agroalimentare per affrontare la ripartenza economica post Covid.
Nella prima mattinata è stato presentato il report di Nielsen sull’andamento dei consumi nell’era del Covid. “Dopo il boom nel lockdown – ha spiegato Christian Centonze, Food Industry Director di Nielsen – le vendite del Largo Consumo si sono stabilizzate ma continuano a mantenersi positive. Le famiglie, ormai abituate a nuove categorie di spesa, comprano ancora molti surgelati”.
Le categorie di prodotto alternative al fresco, tra cui rientrano a pieno titolo i surgelati sono infatti cresciute del 24 percento, per la loro caratteristica di permettere una spesa programmata con una frequenza minore, rispetto allo shopping basato sul prodotto fresco.
I surgelati difatti, secondo i dati rilevati da Nielsen, sono uno tra i segmenti che più ha continuato a crescere anche con la fine del lockdown, sintomo di una nuova abitudine di consumo che è andata consolidandosi. Confrontando le vendite nel periodo tra il 27 luglio e il 23 agosto 2020 con il medesimo intervallo di tempo del 2019, le vendite di pesce surgelato al naturale sono cresciute del 12,2 percento, quelle del pesce panato del 9,9 percento e quelle delle specialità salate surgelate del,11,5 percento.
“Il fattore prezzo – ha continuato Centonze – sarà sempre più importante e continueranno a crescere le vendite nei discount e nei negozi specializzati. Avremo una polarizzazione dei prezzi, con una domanda crescente sia sul basso sia sull’alto prezzo, e decrescente nella fascia media. E l’e-commerce continuerà a crescere anche se una parte significativa del territorio non è coperta”.
Le istituzioni si sono confrontate sulle problematiche dell’agroalimentare.
“L’industria alimentare, dopo essersi rivelata fondamentale nel periodo strettamente legato all’emergenza, può ancora fare da traino economico e tornare ai livelli pre crisi velocemente – ha dichiarato Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare – e questa sua forza, però, non deve essere scambiata per uno stato di benessere. Il 2020 è l’anno nero anche per il food & beverage che per riprendersi in fretta ha assoluto bisogno del sostegno da parte del Governo. Mi riferisco in particolare ai finanziamenti a fondo perduto per il settore Horeca, che devono essere ben più sostanziosi di quelli stanziati nel DL Agosto”.
Il Ministro Di Maio, nel corso del suo intervento, ha confermato l’impegno del Ministero degli Esteri a sostegno del comparto agroalimentare. “Molti sono gli interventi che abbiamo previsto – ha affermato – a cominciare dal rilancio del settore fieristico che può ora contare su una piattaforma digitale (Fiera 365) a disposizione degli operatori. Abbiamo inoltre creato un programma straordinario di incoming fisico e virtuale attraverso il quale accoglieremo nel nostro Paese buyers, influencers, giornalisti e altri attori determinanti per il rilancio del brand Italia nel mondo, a cominciare dalla filiera agroalimentare che ne rappresenta una delle eccellenze più conosciute e apprezzate”.
Sulle problematiche dell’export è intervenuto anche Roberto Luongo, Direttore Generale dell’Agenzia ICE, che ha sottolineato come si stia rafforzando un gioco di squadra tra le istituzioni che si occupano di esportazione: la Farnesina, l’Agenzia ICE e il Ministero dell’Economia. L’ICE si è impegnato per garantire il rimborso delle spese sostenute alle imprese danneggiate dalla cancellazione delle manifestazioni fieristiche, e sta finalizzando la realizzazione di Fiera Smart 365 per la digitalizzazione delle fiere e incontri B2B, promuovendo l’e-commerce delle imprese e la loro presenza nella Grande Distribuzione.
La necessaria collaborazione tra le componenti della filiera agroalimentare è stata
sottolineata anche da Giorgio Santambrogio, past president di Associazione Distribuzione Moderna e Ad del Gruppo VèGè: “La grande distribuzione vuole collaborare con l’industria e l’agricoltura per affrontare le sfide del post Covid. Per esempio stiamo lavorando assieme per eliminare tutte le pratiche unfair, come il caporalato nei campi e le aste a doppio ribasso. Il confronto è aperto anche sul terreno dei prezzi e delle promozioni”.

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