Al termine di due sondaggi, uno tra le aziende espositrici e l’altro tra i buyer nazionali ed esteri, Fiere di Parma e Federalimentare hanno fissato le date di Cibus 2021: si terra’ nella prima settimana di settembre, da martedi’ 31 agosto a venerdi’ 3 settembre.
Alla decisione ha concorso anche una valutazione sul processo di vaccinazione in Italia e l’organizzazione dei corridoi aerei per i buyer esteri.
La XX edizione di Cibus 2021, Salone Internazionale dell’Alimentazione, sara’ la fiera della ripartenza dell’agroalimentare italiano, la prima vetrina dell’anno per il food&beverage nazionale.
Saranno esposti i nuovi prodotti che traineranno la ripresa dei consumi interni e dell’export internazionale, in tutte le merceologie, tra cui naturalmente i surgelati.
La riapertura di Cibus (l’edizione del 2020 e’ stata cancellata a causa della pandemia) coincide con una ripresa dell’export dell’agroalimentare: i dati Istat, elaborati da Federalimentare, gia’ riferiscono di una sostanziale tenuta nel 2020 (+0,1 percento nei primi 10 mesi del 2020), che dovrebbe evolvere in una crescita significativa nel primo semestre 2021.
Un dato che lascia ben sperare su un cospicuo afflusso di buyer internazionali, tanto che e’ stato allocato un budget record per favorire l’incoming (viaggi e permanenza dei buyer esteri).
Un dialogo, quello con i buyer esteri che non si e’ mai interrotto nei mesi piu’ difficili della pandemia: grazie al consolidamento della piattaforma B2B My Business Cibus e ai webinar di Cibus Lab, alla partecipazione di Cibus alla fiera Food Hotel China di Shanghai (lo scorso novembre) e al prossimo Gulfood di Dubai (21 febbraio 2021).
A Cibus 2021 sono attese circa tremila aziende espositrici italiane, e saranno presenti tutti gli attori della filiera agroalimentare. La fiera rappresentera’ dunque un’occasione per analizzare i grandi cambiamenti accelerati dalla pandemia, sia a livello produttivo sia a livello di consumi. I convegni saranno organizzati in una cornice unica e coerente, chiamata “Cibus Forum”, anche per sottolineare la continuita’ con quanto elaborato nello scorso Cibus Forum del settembre 2020.